Covid, la variante KP.3 fa paura: rapida diffusione e sintomi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Covid, la variante KP.3 fa paura: rapida diffusione e sintomi

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Tutto sulla variante Covid KP.3, inclusa la sua diffusione, i sintomi principali e l’impatto globale. Ecco cosa succede.

La variante Covid KP.3 sta attirando l’attenzione negli Stati Uniti, dove è diventata rapidamente la versione di SARS-CoV-2 più diffusa, secondo le proiezioni dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC). Gli esperti hanno osservato anche un suo sottolignaggio, KP.3.1.1, che sembra propagarsi altrettanto rapidamente. Questa variante viaggia principalmente tramite i viaggi aerei e i dati mostrano che è stata trovata su passeggeri provenienti da vari paesi europei, inclusa l’Italia.

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La diffusione della variante KP.3

Secondo il database GISAID, che raccoglie le sequenze virali a livello globale, la variante KP.3.1.1 è stata identificata tra i viaggiatori negli aeroporti statunitensi l’11 giugno 2024. I passeggeri provenivano da Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Spagna, quest’ultima rappresentando la maggior parte dei casi segnalati. Andrea Urquhart, un noto ‘cacciatore di varianti’, ha condiviso questi dati su X, indicando che la diffusione di KP.3.1.1 potrebbe essere molto più ampia di quanto si pensi.

Sintomi e prospettive in Italia

Nonostante la rapida diffusione di KP.3.1.1 in altre parti del mondo, in Italia non sono ancora state depositate sequenze di questa variante nel database GISAID. Fabio Filippini, dottorando del Centro Retrovirus dell’Università di Pisa, evidenzia che al momento non ci sono sequenze italiane di KP.3.1.1. Tuttavia, i dati globali mostrano 209 sequenze depositate tra il 3 giugno e oggi, provenienti principalmente dalla Spagna, con alcuni casi anche negli Stati Uniti e in Canada. Come riportato da adnkronos.com

Federico Gueli, un altro esperto italiano, ha riportato che una sequenza prelevata il 9 maggio in uno screening aeroportuale nello Stato di Washington proveniva da una passeggera di mezza età arrivata dall’Italia. Questo singolo caso non è sufficiente per affermare che la variante stia circolando nel nostro paese. Poiché potrebbe trattarsi di una viaggiatrice che ha fatto scalo in più paesi. Come riportato da adnkronos.com

In Italia, la mancanza di sequenze di KP.3.1.1 potrebbe essere dovuta a diverse ragioni. Filippini suggerisce che il lavoro di sequenziamento delle varianti in Italia avviene con cadenza mensile, quindi potremmo avere informazioni più dettagliate nei prossimi mesi. Inoltre, i sintomi associati a questa variante potrebbero essere lievi, rendendo meno probabile che i casi vengano individuati nei tamponi ospedalieri. Tuttavia, se la variante viene rilevata tramite screening aeroportuali, le sequenze vengono immediatamente inviate ai database globali. Come riportato da adnkronos.com

È ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive sulla diffusione di KP.3.1.1 in Italia, ma gli esperti sono pronti a monitorare attentamente la situazione. Una mutazione specifica, che era già emersa con i lignaggi ‘Flip’ e EG.5.1, potrebbe contribuire alla rapida diffusione di questa nuova variante, rendendola una delle più osservate dagli esperti di virologia.

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ultimo aggiornamento: 15 Giugno 2024 10:23

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